Cosa si intende con il termine carbon footprint e perché è importante misurare questo parametro?
06 Novembre 2024
In questo articolo:
Cosa significa “Carbon footprint”? Questo termine, ovvero l’impronta carbonica, rappresenta il totale delle emissioni di gas serra generate direttamente ed esposte da una persona, un’organizzazione, un’azienda, un evento o un prodotto, espresso in termini di equivalenti di anidride carbonica (CO₂e). Scendendo nel dettaglio, questo valore non considera solo l’anidride carbonica (CO₂) ma anche altri gas che contribuiscono al riscaldamento globale, come:
- il metano (CH₄)
- l’ossido di azoto (N₂O)
- i gas fluorurati.
Negli ultimi anni il tema dei cambiamenti climatici ha assunto una crescente importanza, rappresentando una delle sfide più pressanti nel mondo.
Ecco perché è divenuto importante capire il motivo per cui l’impronta di carbonio è rilevante ma soprattutto perché un’azienda dovrebbe interessarsi a misurarla.
Vedremo anche quali vantaggi esistono per le imprese che adottano misure per gestire e ridurre la propria impronta di carbonio, sia sotto l’aspetto ambientale che per quello economico.
Perché il parametro carbon footprint è importante?
Per combattere il cambiamento climatico non bastano semplici azioni, ma è necessario fare qualcosa di più concreto. È qui che entra in gioco l’importanza di misurare l’impronta carbonica delle aziende, dei prodotti, di tutto ciò che la produce.
Quali sono le principali attività che contribuiscono ad aumentare l’impronta carbonica?
Rispondere a questa domanda è relativamente semplice: ad aumentare l’impronta carbonica sono tutte quelle attività che incrementano la produzione di CO2 nell’ambiente.
Tra le varie ragioni per cui è importante calcolare l’impronta carbonica e cercare di ridurla, ci sono anche i seguenti motivi:
- Arginare il cambiamento climatico: esso è causato dai gas serra che intrappolano il calore nell’atmosfera, aumentando le temperature globali. Questo porta a conseguenze come lo scioglimento dei ghiacci, l’innalzamento del livello del mare e eventi climatici estremi. Ridurre l’impronta di carbonio è essenziale per limitare il riscaldamento globale, come previsto dall’Accordo di Parigi, che mira a mantenere l’aumento della temperatura sotto i 2°C rispetto ai livelli preindustriali.
- Intervento di nuove normative: Negli ultimi anni molti paesi hanno introdotto normative più rigide per ridurre le emissioni di gas serra, obbligando le imprese a monitorare e rendicontare le proprie emissioni e a prendere misure per ridurre la loro impronta di carbonio. La non-conformità può comportare sanzioni legali e danni alla reputazione. L’Unione Europea ha lanciato il Green Deal europeo, con obiettivi di riduzione delle emissioni entro il 2030 e di raggiungimento della neutralità entro il 2050. Le imprese in Europa devono quindi calcolare e ridurre le loro emissioni per rispettare questi obiettivi.
- Gli investitori diventano sempre più green: c’è sempre più attenzione all’impatto ambientale delle aziende. Gli investitori istituzionali, come fondi pensione e di investimento, stanno integrando i criteri ESG nelle loro decisioni. Le aziende con alta impronta di carbonio sono viste come rischi finanziari a lungo termine, per cui vengono sempre più arginate. Allo stesso modo, anche i consumatori preferiscono prodotti e servizi sostenibili, e le scelte d’acquisto vengono sempre più influenzate da fattori di sostenibilità.
Come si calcola l’impronta carbonica?
La misurazione della carbon footprint aziendale implica un’analisi dettagliata delle attività dell’impresa e delle relative emissioni. Esistono vari standard e metodologie internazionali per questo calcolo, come il Greenhouse Gas Protocol (GHG Protocol), lo standard ISO 14064 e il PAS 2050.
Perché un’azienda dovrebbe calcolare la propria carbon footprint?
Il calcolo della carbon footprint può portare numerosi vantaggi all’azienda che decide di misurarla. Tra questi ci sono:
- Riduzione di rischi e miglioramento della propria reputazione: la riduzione della carbon footprint aziendale è spesso legata alla diminuzione dei rischi: le imprese che non riducono le emissioni possono affrontare normative più severe, fluttuazioni dei prezzi delle materie prime e perdita di fiducia dei clienti. Al contrario, un approccio sostenibile migliora la resilienza e rafforza la reputazione.
- Apertura verso nuovi mercati e nuove forme di business: Le aziende che si impegnano nella sostenibilità possono ottenere un vantaggio competitivo, accedendo a nuovi mercati e clienti. Governi, aziende e consumatori cercano fornitori che rispettino standard ambientali elevati. Le aziende che dimostrano di avere un’impronta di carbonio ridotta o di essere carbon neutral possono distinguersi dai concorrenti.
Inoltre, molti appalti pubblici e privati richiedono pratiche sostenibili (come il calcolo e la riduzione delle emissioni di carbonio): le imprese che certificano il loro impegno ambientale hanno maggiori possibilità di ottenere questi contratti.
- Miglioramento dell’efficienza energetica e dei consumi: infine, il calcolo della carbon footprint aiuta le aziende a individuare in quali aree è possibile migliorare l’efficienza energetica e ridurre il consumo di risorse, portando a minori emissioni di gas serra (GHG) e a risparmi economici. Riuscire a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e migliorare l’efficienza energetica porta all’aumento della resilienza dell’azienda contro le fluttuazioni dei prezzi dell’energia, offrendo un vantaggio competitivo in un mercato energetico instabile.
Come ridurre l’impronta carbonica?
Abbiamo visto perché è importante questo parametro, perché le aziende devono occuparsene e come calcolarlo. Ma come si fa a ridurre l’impronta carbonica? Ogni azienda ha la possibilità di diminuire la propria impronta di carbonio in vari modi. Ecco alcuni suggerimenti che la maggior parte delle aziende può seguire:
- Condurre un’analisi delle emissioni: Identificare le principali fonti di emissioni di carbonio all’interno dell’azienda e limitarle o eliminarle dove possibile.
- Ottimizzare l’efficienza energetica: Implementare misure per ridurre il consumo energetico, come l’uso di apparecchiature efficienti e l’adozione di tecnologie verdi.
- Promuovere il trasporto sostenibile: Incentivare l’uso di mezzi di trasporto ecologici per i dipendenti, come i mezzi pubblici o le biciclette.
- Ridurre i rifiuti: Implementare programmi di riduzione, riutilizzo e riciclaggio dei materiali e dei rifiuti.
- Sostenere le energie rinnovabili: Investire in fonti di energia rinnovabile per alimentare le operazioni aziendali.
Questi passi possono aiutare le aziende a contribuire significativamente alla diminuzione dell’impronta carbonica e a un miglioramento generale del clima.
Abbiamo parlato di neutralità carbonica: cosa vuol dire essere carbon neutral?
Possiamo definire la neutralità carbonica come il raggiungimento di un equilibrio tra le emissioni di anidride carbonica (CO₂) prodotte da un’entità e la quantità di CO₂ rimossa dall’atmosfera o compensata attraverso varie strategie di sostenibilità.
Per poterla raggiungere, bisogna migliorare i propri processi aziendali, riducendo il più possibile le emissioni e aumentando la sostenibilità globale.
Esempi di aziende che rispondono a questi quesiti sono Google e Microsoft, che oltre ad aver adattato strategie sostenibili, hanno compensato con l’acquisto di crediti di carbonio per compensare eventuali mancanze.
Riassumendo: calcolare la carbon foot print è un’attività fortemente consigliata per tutte quelle aziende che vogliono essere lungimiranti. Questo aspetto non riguarda solo la sostenibilità in sé, ma anche nuove opportunità di business e un aiuto concreto verso il cambiamento climatico che è attualmente in atto.
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